Pmi italiane, il web è ancora un mondo lontano


Pmi, c’è qualcosa che non va. Che non va nella gestione dei capitali, delle proprietà e soprattutto nella promozione del brand attraverso la rete, vista ancora come una realtà lontana e non come un valido alleato.

E’ quanto emerge dal rapporto “Costruire il futuro. Pmi protagoniste: sfide e strategie” elaborato dal Centro studi di Confindustria e di cui si parla oggi in questo articolo pubblicato su Il Sole24Ore.

Analizzando da vicino la voce “Web“, si nota come l’aspetto tecnologico sia tra i capitoli a cui è attribuita la minor percentuale di successi all’interno delle aziende italiane, con il 12,7% in termini percentuali.

“Se il prodotto resta di qualità e concentra investimenti delle imprese, la rete resta invece ancora sottoutilizzata”, si legge nell’articolo.

E i numeri in tal senso sono chiari: soltanto il 14,3% infatti vende attraverso Internet. I numeri sono ancora minori tra gli acquisti: solo il 10,2% del campione compra online materie prime e semilavorati e l’8,2% prodotti finiti.

Le voci meglio posizionate in relazione al web sono i servizi bancari (31,2%) e i servizi in generale (18,2%).

La strada della crescita dove si nasconde? Nell’allargamento dimensionale secondo la maggior parte degli imprenditori. Maggiore innovazione (65,8%), maggior presidio sui mercati esteri (62%) e aumento della produttività (54%) le altre voci.

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