Le dimensioni contano, nei video.
Me lo chiedevo nel creare alcuni promo. Quanto conta, appunto, la durata dei video? E in che modo influisce sul numero dei visitatori? In fondo, siamo nell’era degli utenti che, sdegnati, si lamentano dei 10”-15” che YouTube impone, attraverso aperture pubblicitarie, prima di poter visualizzare i suoi video. Figurarsi, allora, se il promo è vostro: non lo guarderanno nemmeno, se troppo lungo. Forse.
Un’analisi firmata Unruly potrebbe farvi cambiare idea sulla brevità e su ciò che ne deriva.
Tanto per cominciare, scoprireste subito che dai 10 annunci più condivisi di tutti i tempi emerge una durata media di 4’11”. Mica poco. Due di questi superano, addirittura, i 9′. Il rapporto sembra inverso: un video geniale, ben fatto, curato e che abbia alla base un concetto interessante, abbatte i limiti della durata e viene condiviso più facilmente. Insomma, social network e immediatezza sì. Ma non sempre.
Del resto, un utente che sceglie di guardare un video sa, bene o male, di dover ‘perdere‘ qualche minuto. Quel minuto, allora, potreste concederglielo.
Unruly scrive, addirittura, che “più breve è l’annuncio e meno sono le azioni attorno a esso”. Perché il web cambia, almeno in parte, le cose. E cambia la percezione del video advertising. Se in TV i 30” sono quasi troppi, su Internet prendersi qualche minuto non è poi così sbagliato.
Perché, appunto, “le azioni che un video suscita da parte degli utenti sono legate alle emozioni che questo suscita. Più forte è l’emozione, più è probabile che questa venga condivisa”. Lo dice questa ricerca. Per questo motivo, chiedetevi: 30” sono abbastanza per introdurre un prodotto, ma bastano per raccontare una storia? Per suscitare un’emozione?
È importante creare, anche nei video, contenuti che siano di qualità. Prima di qualsiasi altra cosa.
Naturalmente questi sono i dati di una ricerca singola, non la verità assoluta.
Vi chiedo, dunque: come state lavorando coi vostri video? State puntando su immediatezza, emozioni o altro?