Banner, irrilevanti e inosservati…


Banner

Lo dicono i numeri, lo dicono gli esperti, lo dice la nostra attività quotidiana di navigazione: i banner non li guarda più nessuno.

Il concetto lo leggevo nel classico “La Mucca Viola” di Seth Godin: spiegando il fallimento, dopo un certo numero di anni, della pubblicità televisiva, l’autore parlava di un bombardamento mediatico/pubblicitario. Tutti i prodotti sono perfetti, ideali per la tua vita, pronti a cambiarti l’esistenza e pubblicizzati in continuazione, in maniera massiva.

“Il troppo stroppia”, però. E allora i banner, come la pubblicità in televisione, finiscono per passare inosservati quando se ne accumulano troppi, si perde l’effetto della novità. E non ci fai più caso.

Lo conferma una ricerca di CrowdScience, che definisce l’advertising sul web “irrilevante”.

No Clic sui Banner

Più probabilità di cliccare ce l’hanno gli utenti 55+, mentre basta scendere un po’ con l’età per vedere che le percentuali diminuiscono sensibilmente. I navigatori di oggi, che saranno poi quelli del futuro, ai banner fanno sempre meno caso.

Tu clicchi o no? Se non lo fai, presumibilmente è per una di queste motivazioni riprese da eMarketer e, passando in terra italiana, da TagliaErbe sul suo blog.

  • Non c’è fiducia nei banner e nei prodotti pubblicizzati
  • L’annuncio non crea alcun interesse, non è rilevante
  • Il banner nasconde un virus (!)
  • Non si vuole lasciare il sito su cui si naviga

E poi c’è chi non li guarda nemmeno: “Banner Blindness“, scrive TagliaErbe. E i giovani ne sono portatori sani.

Che l’advertising sul web debba reinventarsi? Sicuramente sì, ma in che modo non è ancora dato saperlo.

Potete già scartare la pista del social advertising. E se non vi fidate di me, potete leggere questo post su [mini]Marketing che vi permetterà di approfondire l’argomento.

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