Scelto dai candidati per promuovere il proprio programma oppure semplicemente per fare notizia, la comunicazione politica del 2013 trova nel video online un fedele collaboratore. Tra i video più discussi ci sono lo spot elettorale di Monti ed il simpatico video amatoriale di Bersani, che guadagnano interi articoli sulla stampa nazionale, tweet e commenti su social e blog.
Cominciamo con il video di Monti: immortalato con sua moglie ed i suoi tre nipotini, l’ex premier illustra il proprio programma politico scegliendo scene di vita familiare come sfondo, che si alternano a cortei, lavoratori ed immagini del parlamento. Pur trattandosi di un video professionale, non presenta nessun elemento di novità.
Anche lo stile degli spot del PD – diretti da Luca Miniero per la campagna elettorale – è piuttosto rigido e antiquato ed infatti non raccoglie molto successo su YouTube: scarse le visualizzazioni così come i commenti (disabilitati per uno dei video):
Risulta più convincente e divertente il video amatoriale del leader del Pd mentre ascolta uno degli ultimi successi di Vasco Rossi, sigaro in bocca ed iPad alla mano. Postato sui social del Pd, il video sta ricevendo molte menzioni sia dai toni positivi che negativi e si presenta come un curioso tentativo di video politico “non convenzionale”.
Innovativo e con un pizzico di ironia – anche se guadagna poche visualizzazioni su YouTube – è il video di Sinistra Ecologia Libertà che, giocando con il successo di questi giorni dell’applicazione Ruzzle, ne propone una versione personalizzata sulle elezioni italiane. Il video dura solamente 46 secondi ed è molto gradevole da guardare.
Decisamente immaginifico il video della Lega Nord che presenta una serie di testimonianze dei miglioramenti apportati dalla Lega con messaggio finale di Maroni ed una chiarissima call-to-action per il voto.
Assente dalla scena il PDL ma non mancano certo spot non ufficiali o parodie. Tra questi si fa notare il video a cura dell’account Twitter @Berlusconi2013, profilo gestito da “volontari digitali” che simpatizzano per Berlusconi. Immagini del leader nei suoi momenti migliori, compongono questo spot elettorale assolutamente poco originale.
Per la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle sono stati realizzati diversi video da vari account:
Ma è il video dello Tsunami Tour tenuto da Grillo in questo Gennaio a raccogliere il numero maggiore di visualizzazioni. Non è propriamente uno spot elettorale ma assolve comunque alla funzione di promozione del movimento.
Non soltanto lo spot, anche l’hangout è il protagonista di questa campagna elettorale nella serie di incontri ospitati dal canale di YouTube e da quello Google Plus di LaStampa.it. Un interessante esperimento di politica 2.0 che utilizza anche Twitter, sul quale possono essere inviate domande ai politici usando l’hashtag #hangoutLaStampa.
Direi che la direzione presa è quella giusta, ma ci sono ancora tanti passi da fare per raggiungere una vera comunicazione tra politici e utenti tramite il video. Questi spot faticano ad allontanarsi dalle solite logiche televisive dove la replica del pubblico non è permessa, e faticano anche a differenziarsi dalla solita offerta: come al solito sono video che parlano e non ascoltano.
Cosa dovrebbe cambiare nella comunicazione video di un politico: avete qualche idea?
Interessante articolo, ma credo che in Italia siamo ancora lontani dal recepire messaggi con questo mezzo e in questo modo. Abbiamo voluto “scimmiottare” gli USA (basta guardare quanto questa campagna nei candidati abbia atteggiamenti simili a quella USA, come con i cani), ma non siamo pronti né come elettori, né come candidati… né a livello di marketing.