Con un post sul blog AdWords, Google ha comunicato di aver esteso a tutte le Pagine che superano un minimo di 1.000 followers la possibilità di creare post sponsorizzati, i cosiddetti “+Post Ads” che passano per Google+ e che, dopo l’annuncio del Dicembre scorso, erano stati testati da una serie di partner del gigante americano.
“+Post Ads”, ovvero?
Si parte dal contenuto di una Pagina. Che diventa un annuncio sfruttando la rete di Display Advertising, e che appare così sui normali siti web. E poi potete interagire: +1, commenti, condivisioni. Come se vi trovaste su Google+, quindi.
“Queste conversazioni creano così un valore aggiunto attorno a un prodotto, a un brand”.
Per i “+Post Ads” è prevista la possibilità di scegliere il proprio pubblico, in base a criteri di natura demografica, per interessi o scegliendo la categoria dei siti web da raggiungere.
“+Post Ads”, per cosa?
Google ha pubblicato una pagina, anche in lingua italiana, dove trovare tutte le indicazioni per creare un post sponsorizzato: dai requisiti minimi, fino alle procedure di creazione sfruttando, ovviamente, AdWords.
La tipologia di post da promuovere, comunque, merita un approfondimento a parte. È possibile, infatti, dare maggiore visibilità in modo automatico agli ultimi post pubblicati, oppure scegliere un post specifico. Tutto normale, no?
Poi ci sono gli Hangout On Air, quelli trasmessi in diretta.
“Questi annunci accrescono la conoscenza dell’evento, consentono agli utenti di guardare l’Hangout in diretta e di sintonizzarsi in un secondo tempo, direttamente dagli annunci display lightbox sul Web”, scrive Google.
E qui dovreste (finalmente) prestare attenzione alla faccenda: gli Hangout rappresentano una strada editoriale forte, da tenere in grande considerazione oggi e in futuro. Google, anche coi “+Post Ads”, ce lo sta dicendo.
Sponsorizzati possono divenire anche i video che arrivano da YouTube. Il motivo è presto detto:
“Favorisci un incremento delle visualizzazioni di video oltre YouTube e Google+ sul Web e aumenta le azioni social sui tuoi video”.
Non proprio roba da poco, ecco.