E’ stato pubblicato nella giornata di ieri uno dei documenti di riferimento per chi opera nel mondo dell’advertising online: lo IAB Internet Advertising Revenue Report, all’interno del quale viene fatto il punto di tutta quella che la situazione del mercato pubblicitario legato al web, tra incrementi, passi indietro e soldi spesi.
Potete naturalmente consultare il report completo nella versione ufficiale, mentre insieme portiamo avanti un’analisi dei passaggi più importanti.
Il biennio 2010-2011
Si parla di ricavi, già un primo aumento: nel 2011 il totale ricavato dall’advertising online è pari a 31,74 miliardi di dollari, contro i 26,04 miliardi del 2010. Passo in avanti percentuale del +21,6%.
Tra 2002 e 2011
Ancora più significativo è il grafico che mostra come la pubblicità online sia stata tenuta sempre in maggiore considerazione nel corso degli anni. Tra 2002 e 2008 l’incremento è costante; salvo il piccolo passo indietro nel 2009, anche nell’ultimo biennio il passo in avanti c’è stato ed è risultato piuttosto rilevante proprio nel salto tra 2010 a 2011.
Advertising… ma come?
Non poteva mancare, ovviamente, l’analisi delle forme di advertising scelte.
Il versante del Search è quello che continua a far registrare le percentuali più elevate: 47% delle cifre totali (vs 45% del 2010). A seguire i “cari vecchi” banner, al 22% e in calo dell’1% rispetto all’anno scorso. Ciò che sale è invece l’ambito dei Video, ancora sottovalutato e col 6% del totale.
Advertising… su cosa?
La pubblicità “al dettaglio” – Retail – fa segnare i numeri più significativi, al 22% (il 21% nel 2010). Servizi finanziari, telefonia e automobili si dividono le quote appena più alte (tra 13 e 11%). Seguono viaggi, beni di consumo e altro.
Tra web e televisione
Chiudiamo con uno degli aspetti che rende più interessante il report IAB: il confronto tra mercati pubblicitari differenti, dove viene messo a confronto quello di Internet con televisione, giornali, radio e quant’altro.
Sul web s’investono 31.7 miliardi di dollari, sono 38.5 sulle piattaforme televisive in broadcast, quella su cui si spende maggiormente.
Per una panoramica più dettagliata, che tenga in considerazione anche lassi temporali più ristretti e ulteriori rappresentazioni grafiche, v’invito a guardare lo IAB Internet Advertising Revenue Report completo.
In definitiva, comunque, tra 2010 e 2011 emerge un dato: vengono investite cifre maggiori nella pubblicità online, con una preferenza (scontata) per il Search e coi banner che perdono terreno rispetto all’anno scorso. Sarà curioso vedere, tra le altre cose, in che modo reagirà il mercato alle nuove idee che i social network stanno lanciando: in particolare Facebook, che nelle settimane scorse ha presentato diverse iniziative orientate ad innovare il proprio versante pubblicitario.
La televisione, seppure in flessione, rimane lontana – per ora – in termini numerici.