Google guadagna in pubblicità più di quanto non riescano a fare quotidiani e periodici negli Stati Uniti d’America. L’editoria americana, dunque, si arrende allo strapotere del Web e, in questo caso, del gigante di Mountain View. I numeri del sorpasso sono raccolti all’interno di una grafica pubblicata su Business Insider, piuttosto eloquente.
Tra il 2012 e nel corso di tutto il 2013, Google ha superato l’intero comparto dell’editoria negli USA per guadagni pubblicitari. L’anno del sorpasso è stato quello precedente, fondato su una costante crescita dell’azienda californiana, ma anche su un evidente picchiata di magazine e quotidiani. Loro fra 2008 e 2013 hanno accusato con forza la diminuzione del proprio giro d’affari pubblicitario.
Parte di quanto perso si è spostato sull’online, dove a Mountain View sono maestri.
Il confronto, poi, è semplice. Negli USA come in Italia. Provate a farvi un giro tra i principali quotidiani italiani. Chiedete quanto costa investire in pubblicità. Su carta, dico. Ringraziate, girate i tacchi e poi informatevi sugli strumenti dell’online. Di Google, nel caso specifico. Il confronto non regge. Non è un attacco: se avete i soldi (tanti), sui giornali ci andate. Altrimenti no. Il sorpasso, quello di Google, era solo questione di tempo. Ora è realtà, farete bene ad adattarvi.