Se è vero che la pubblicità è l’anima del commercio, non potete non ammettere al tempo stesso quanto sia fastidioso dover “incassare” spot su spot mentre state guardando la TV.
E con altrettanta sincerità: quanto poco avete apprezzato il momento in cui YouTube ha iniziato a posizionare interi filmati pubblicitari in apertura dei vari video?
Da un po’ la tecnica sembra essere cambiata: il video viene riprodotto normalmente e nella parte inferiore viene visualizzato l’annuncio pubblicitario. Si tratta di un vero e proprio banner, uno striscione contenente uno spot, un’offerta, il logo di un prodotto in particolare. Pubblicità, insomma.
Fastidioso anche quello? Forse, sicuramente meno del pre-video di apertura. E comunque i numeri dicono che così male poi non va: secondo FreeWhel, infatti, sarebbero in netto aumento non solo le visualizzazioni dei video in rete, ma al tempo stesso anche le scelte aziendali che all’universo video decidono di legare la propria pubblicità.
Questo aumento degli annunci sembra essere legato alla diversa concezione che gli utenti hanno di video sul web: oggi da un filmato non ci aspettiamo più pochi secondi, siamo pronti anche a sostituire la TV con YouTube, guardando su di esso intere puntate delle nostre fiction preferite, oppure spezzoni di filmati sportivi e quant’altro. Questo fenomeno permette a chi fa advertising sui video di posizionare un maggior numero di annunci all’interno degli stessi.
Basta pensare che se nel trimestre Q1 (nell’immagine) venivano visualizzati in media 3,1 annunci a video, nel trimestre Q3 questo dato è salito a 5,2 per un aumento importante, soprattutto visto il periodo temporale ridotto di cui stiamo parlando.
Inoltre, un ruolo importante è giocato dagli orari: oggi i picchi in termini di “ascolti” per i video più lunghi si hanno in una fascia storicamente televisiva, tra le 21:00 e le 23:00. Mentre per i video più brevi il lasso di tempo prediletto è quello compreso tra le 13:00 e le 16:00.
In questo scenario, così si piazzano i dispositivi mobile:
Come credi possa evolversi il mercato pubblicitario sui video in rete?
L’impressione è che l’evoluzione sia appena cominciata.