La notizia arriva da The Verge. E dice che Samsung starebbe lavorando, a Los Angeles, ad uno spot anti-Apple.
Ci sono le foto del set. Funziona così: l’azienda asiatica ricreerà un Apple Store, ma fatto male. Una parodia, una presa in giro. Tipografia sbagliata, grafiche approssimative, calcolatrici associate allo slogan “Something different”. Insomma, tutto ciò che ha reso celebre Apple, messo in burletta. Screditato. In un set, che probabilmente darà vita ad uno spot.
Nel guardare questa campagna di Samsung, ho condiviso l’opinione di Ivan Raszl, postata su Ads of the World.
Ovvero che la società sudcoreana – come primo punto – dovrebbe pensare più a valorizzare ciò che di buono ha fatto, piuttosto che prendersela con gli altri. Perché non evidenziare i punti di forza del suo Galaxy S III, invece di attaccare Apple? Se l’obiettivo è quello di conquistare in modo originale la fascia di utenti che odiano “la mela”, va detto che di originale c’è ben poco.
La campagna Get a Mac, in cui Apple si raffrontava a Windows, parla chiaro. E quella era originale. Senza contare che a Cupertino, con quei video, parlano dei vantaggi reali che l’utente avrebbe trovato. Mentre Samsung sembra voler solo screditare. Ma il Galaxy S III cos’ha in più? Cosa sa fare meglio di iPhone? Forse avrebbero potuto pensarla meglio.
Naturalmente, come ricorda Raszl, anche quelli della Mela qualcosa, in fatto di marketing, l’hanno sbagliato. Come i Mac Genius Spots.
Ma qui parliamo di Samsung. E loro, dall’Asia, fanno bene?