La polemica italiana attorno allo spot di McDonald’s


Noi di McDonald’s nell’Italia ci crediamo.

Per questo diamo lavoro a oltre 16.000 persone.

E ne assumeremo altre 3.000 nei prossimi tre anni.

È lo spot di McDonald’s che sta facendo discutere l’Italia. Perché promette 3mila posti di lavoro, perché “pagano puntualmente tutti i mesi”, perché “da McDonald’s il 90% dei dipendenti è a tempo indeterminato”.

La realtà è un’altra, secondi i sindacati italiani. Secondo la CGIL, in particolar modo. Loro hanno parlato nelle scorse ore. Ieri, per la precisione. Parlando, senza mezzi termini, di “utilizzo strumentale e mercificazione di uno dei principi fondamentali dell’ordinamento repubblicano, il primo articolo della nostra Carta costituzionale, derubricato a mero slogan pubblicitario”.

“Il tema della qualità occupazionale in McDonald’s, non altrettanto pubblicizzato, è da anni uno degli assi portanti delle rivendicazioni sindacali: l’80% dei lavoratori, non certo per scelta, ha un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con l’obbligo di prestare servizio in orario notturno e domenicale/festivo”.

Certo, la pubblicità fatta circolare, in TV e sui giornali, dalla società lancia messaggi importanti.

  • Credono e investono nell’Italia
  • Da loro si lavora sodo: bisogna fare entrata merci, servire in cassa e friggere patatine
  • Ci sono turni anche di notte e nel week-end
  • Pagano puntualmente, tutti i mesi
  • Offrono lavoro
  • Offrono possibilità di carriera

Giovanna Cosenza ha analizzato molto bene lo spot, in questo articolo, parlando di “crisis washing”.

“McDonald’s sta assumendo, non sta licenziando, quindi ci sorprende e ci dispiace la posizione di Filcams-Cgil”, ha detto l’amministratore delegato di McDonald’s Italia, Roberto Masi.

Che polemica sia.

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