Un cestino ti sta seguendo. Ti osserva. E dirà qualcosa su di te.
Se la sono inventata a Londra, per un progetto attivo già dalle scorse Olimpiadi. Funziona così: i cestini posizionati per strada riescono, attraverso alcuni sensori WiFi, a individuare il tipo di smartphone dell’utente – iPhone, Android, Nokia, ecc -, e a catalogarlo. Se siete già passati da quelle parti, quindi, il device viene riconosciuto per una seconda volta, così da captare la frequenza con la quale l’utente sceglie quella strada.
Tutto questo, con l’obiettivo di aiutare gli inserzionisti, quelli che per la pubblicità sui cestini sono abituati a pagare, ad affinare le proprie campagne di marketing.
Un problema per la privacy? “Londra è la città più densamente sorvegliata del mondo. Finché non aggiungiamo ai dati raccolti un nome e un indirizzo, rimane tutto legale”, sostengono da Renew, società che ha creato il sistema di monitoraggio. Attivo, al momento, su 12 cestini presenti nella metropoli britannica. Con la promessa di espandersi verso altri orizzonti: Dubai e Kuala Lumpur in cima alla lista.
Sareste infastiditi, sapendo di essere “osservati” dai cestini dell’immondizia nella vostra città?