Spiegare il logo delle Olimpiadi di Sochi 2014


Il 7 Febbraio prossimo prenderanno il via a Sochi, in Russia, le Olimpiadi Invernali 2014. Si tratta della 22esima edizione complessiva.

A pochi giorni dall’apertura della prestigiosa kermesse, The New Yorker ha pubblicato una interessante e approfondita analisi del logo scelto per identificare la manifestazione. Partendo da una caratteristica: si tratta di un logo che, com’era avvenuto in sole tre altre edizioni dei Giochi Olimpici, presenta solamente caratteri – e addirittura un indirizzo Web -, ma nessuna illustrazione.

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Era accaduto in pochissime altre edizioni, tre per la precisione, che non ci fosse un utilizzo di elementi disegnati. Anche se, come spiega Guo Chunning – realizzatore del logo di Pechino 2008 – per Londra 2012 e Città del Messico 1968 il lettering scelto ricordava comunque molto una particolare illustrazione.

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Le revisioni che hanno portato al logo attuale sono state numerosissime. Del resto, non è difficile immaginare quanti sono gli input che giungono in fase di realizzazione: il Comitato Organizzatore, il CIO, le Istituzioni nazionali. Ognuno ha qualcosa da dire, un messaggio da mandare al mondo attraverso il logo delle Olimpiadi, che esse siano invernali o meno. Lo stesso è accaduto per Sochi, come spiega lo svizzero Christoph Marti, membro del team grafico che ha lavorato alla creazione finale.

Le loro prime bozze erano piuttosto differenti dalla definitiva e volevano richiamare elementi della tradizione e della cultura russa:

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Poi si è scelta la via della modernità. E della semplicità. Il comunicato stampa che spiegava il logo, lo ha descritto come il “simbolo dei giochi più innovativi di sempre” e simboleggia “come la Russia sia un paese incredibile, in cui gentilezza e la sincerità sono sempre tenuti in grande considerazione”. Ovviamente molti blogger e giornalisti russi hanno criticato la creazione, perché ritenuta, appunto, troppo semplice e carente di elementi realmente distintivi e collegati alla tradizione del paese ospitante.

Certo è, per noi uomini e donne di Web, che se Londra 2012 era stata l’Olimpiade 2.0, Sochi 2014 pone Internet ancora più al centro dell’attenzione, inserendo il “.ru” direttamente nel logo.

Tradizione o modernità?

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